martedì 5 giugno 2012

Morto Herb Reed un altro pezzo da 90 della musica

È morto Herb Reed, l’ultimo superstite del celebre gruppo musicale degli anni ’50 i Platters, famoso per aver dato vita ad hit come ‘Only you’ e ‘The great Pretender’ e ‘Smoke gets in Your Eyes’. Malato ormai da tempo, Herb Reed si è spento a Boston all’età di 83 anni chiudendo l’era di una band che con più di 400 brani ha continuato ad esibirsi fino a qualche anno fa.
Originario del Kansan City, Herb Reed ha fondato i Platters a Los Angeles nel 1953, un quartetto di giovani talenti che si è esibito in diversi talent show amatoriali o durante i weekend nell’attesa dell’occasione giusta che li facesse conoscere al mondo intero. A distanza di soli due anni, il gruppo ha firmato il primo contratto con un major realizzando quattro importanti successi tra cui “The Great Pretender,” “My Prayer,” “Twilight Time” and “Smoke Gets in Your Eyes.”
Quanto basta per entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame nel 1990 e del Vocal Group Hall of Fame nel 1998. Dopo un’infanzia difficile vissuta in povertà Reed è riuscito a trovare la salvezza nella musica tanto da utilizzare il primo assegno ricevuto dai ricavi dei suoi successi per comprare un appartamento.
‘Non sapevo quanto sarebbe durato e non ho mai voluto dare per scontati questi assegni’ ha dichiarato in un’intervista di qualche anno fa. L’ultima apparizione dell’artista, l’unico ad esibirsi in quasi tutte le performance del gruppo, risale allo scorso anno. Chiara testimonianza di un appassionato che non aveva davvero voglia di dire addio alla sua più grande passione.

martedì 29 maggio 2012

Justin Bieber picchia un parazzo e scappa !

Riuscite ad immaginare il teen-idol Justin Bieber…violento? Lo vedete a picchiare un fotografo? Qualche mese fa lo avevamo visto pestato a sangue, ma era solo un servizio fotografico per il magazine Complex; possibile che questa volta invece sia tutto vero e l’aggressore sia lui? Ma a che livelli? Si sta montando un caso mediatico per nulla, o magari per fargli pubblicità? Non dovrebbe averne bisogno. Fatto sta che il cantante pare sia ricercato nella contea di Los Angeles.
La polizia lo cerca non per arrestarlo, ma per sottoporlo ad un interrogatorio: un paparazzo infatti lo accusa di averlo picchiato. Pare che il giovane divo stesse uscendo dal teatro di Calabasas, in California, o fosse in un centro commerciale; quel che sembra sicuro è che fosse con la sua ragazza, l’attrice e cantante Selena Gomez, con cui si diceva potesse persino duettare nel nuovo album, in uscita il 19 giugno ed intitolato Believe. Bieber non avrebbe gradito l’invadenza del fotografo, intenzionato a rubare qualche foto del quotidiano della coppia e così lo avrebbe colpito al torace.
Il paparazzo allora ha chiamato il 911, ma la popstar canadese e la sua fidanzata si erano già allontanati; parlando con gli agenti di polizia, l’uomo ha lamentato di accusare appunto un forte dolore al petto e ha raccontato dell’aggressione che avrebbe subito, accusando il Justin internazionale. Quale sarà la sua versione dei fatti in merito alla colluttazione? Il fotografo potrebbe volersi vendicare per non essere riuscito a fotografare i due, oppure Bieber avrà avuto davvero uno scatto d’ira, stressato dalla pressione dei media? Il fotografo comunque è stato dimesso in giornata dall’ospedale.
Domani, 29 maggio, intanto uscirà un nuovo singolo del cantante, Die In Your Arms; molto atteso il suo arrivo in Italia il 2 giugno, quando alle 15:30 saluterà (da un balcone?) i fan giunti al Mondadori Multicenter di Piazza Duomo a Milano e sempre nella stessa città incontrerà i fan alle 19 ad un esclusivo party all’Alcatraz. Lo stesso giorno registrerà per la prima volta un’esibizione ad un programma televisivo italiano, lo show di Antonella Clerici Arena di Verona 2012; la sua performance andrà in onda il 7 giugno.

venerdì 25 maggio 2012

Jennifer Lopez: Cocerto il prossimo 11 ottobre 2012 a Bologna

Sarà infatti possibile assistere al live di Jennifer Lopez, in autunno, precisamente l’11 ottobre a Bologna, presso l’Unipol Arena.
L’evento è da considerarsi straordinario, poiché sarà la prima volta che la star, nata e cresciuta nel Bronx, approderà nel nostro antico paese.
Come sarà il live di Jennifer Lopez?
Durante il concerto potrete gustarvi tutti i pezzi che le hanno regalato la fama a livello internazionale, partendo dagli esordi, nel lontano 1999 con ‘On the 6’, sino ai grandi pezzi di oggi contenuti nell’ultimo album ‘Love?’.
Il ‘Dance Again Wordl Tour’ di JLo partirà da Panama City il prossimo 14 giugno e proseguirà con 7 live show in Sud America e 19 nel Nord America.
E i biglietti?
I ticket saranno in vendita da domani, mercoledì 23/05/12, sul sito di TicketOne e dalle ore 9.00 di venerdì 25/05/12, in tutte le rivendite autorizzate. I costi varieranno dalle 45 alle 120 euro.
Curiosità: quali sono i numeri di Jennifer Lopez?
JLo ha recentemente conquistato la vetta delle classifica delle celebrità più influenti, stilata da Forbes, battendo anche la criticatissima Lady Gaga. Il suo successo ‘On The Floor’ e’ arrivato al n.1 delle classifiche internazionali. Dal suo debutto nel lontano 1999, Miss Lopez ha venduto oltre 55 milioni di dischi in tutto il pianeta. Ha inoltre recitato in diversi film, che hanno raggiunto il n.1 al box office, tra cui ‘Quel Mostro di Suocera’ e ‘Prima o Poi Mi Sposo’.
Pronti per assistere al primo live tutto italiano di Jennifer Lopez?

venerdì 18 maggio 2012

E' morta Donna Sumer all'età di 63 anni

Donna Summer è morta all’età di 63 anni. Cantante di origini statunitensi ha segnato la storia della musica dance con alcuni brani, che hanno fatto furore nei glitterati anni ’70 e che poi sono entrati di diritto nella storia della musica mondiale.
Autentici evergreen, noti a giovani ed adulti, senza esclusioni di età. Grazie ai suoi successi, si è conquistata il titolo di ‘Queen of Disco’, ovvero la ‘Regina della disco music’.
Dagli anni ’70 si è mossa attraverso i decenni, alternando nuove produzioni a periodi di tregua, sino al maggio del 2008, quando, dopo 17 anni di silenzio ha pubblicato un nuovo album composto di 13 canzoni inedite, tra cui The Queen Is Back (la regina è tornata), un chiaro richiamo al suo ritorno in attività.
Oggi purtroppo la Regina della Disco ci ha lasciati, dopo una lunga lotta contro il cancro.
Donna Summer, all’anagrafe La Donne Andrè Gaines nasce a Boston nel 1948. Donna Summer, pseudonimo che deriva dalla storpiatura del cognome di suo marito, il tedesco Helmut Sommer, è per tutti la regina della disco-music e la madrina di tutta una generazione di ragazzi che negli anni’80 trovavano rifugio in quei lunghi sabati sera in discoteca. Donna è dunque stata un pilastro della musica dance, un artista in grado di parlare ad un pubblico vasto ed assolutamente eterogeneo che l’ha amata fino all’ultimo stroncata da un male incurabile.
Donna Summer inizia come corista gospel nella sua città natale. La sua classe e la sua potenza già evidente ai primi passi della sua carriera di cantante non passano in osservati quando approda in Germania, dove si sposa, e un po’ casualmente nel suo percorso incrocia il genio italico della musica dance dell’epoca Giorgio Moroder, uno che viveva a ‘pane e sintetizzatore’ per intenderci. Tra i due nasce un sodalizio artistico che proietta Donna Summer in cima alla vetta della nuova musica: quella dance. La musica del momento, quella dei giovani che dopo gli anni conflittuali 60′ e 70′ vogliono trovare in quelle note e in quel ritmo divertimento e sollievo. Donna Summer diventa in breve tempo la regina, la regina sì della disco music ma anche la regina delle notti impossibili, dei ritmi flessibili forte di una sensualità tutta nuova da scoprire.
 Brani come The Hostage, I Feel Love, Love To Love You Baby diventano subito leggenda, tra il 1974 e il 1977 la ‘regina’ pubblica cinque album fondamentali destinati ad essere ricordati per sempre, una piccola bibbia in un sentiero luminoso, la dance splendida e sfavillante, ricca di luci e una carica erotica fino a quel momento mai vista. Donna Summer diventa così in brevissimo tempo icona del pop mondiale oltre che per la sua musica anche per una personalità estremamente votata al grande successo; lo sguardo sexy e le movenze provocanti unite da un’energia irrefrenabile sono gli ingredienti che l’hanno lanciata tra le stelle del firmamento musicale.
 La carriera di Donna Summer sul finire degli anni’80 in seguito alla rottura del sodalizio con Giorgio Moroder subisce un lieve declino ma niente le impedisce di sfoderare il mitico riempipista ‘Hot Stuff’ e di dividere il dominio della scena con l’altra star del momento Barbra Streisand. Donna Summer diventa dunque la portavoce di una generazione che si sente consacrata in un momento di gioia ‘il sabato sera’ cavalcato dai Bee Gees che intraprendono quel percorso musicale iniziato da Donna Summer pochi anni prima.
Ieri se n’è andata così, a Miami in un pomeriggio opaco per la musica in generale, in un pomeriggio in cui un vuoto repentino ha subito solcato l’oceano per andare ad infrangersi nella mente e nei cuori di molti dei suoi fans. Ieri 17 maggio 2012, la regina si è spenta.

martedì 15 maggio 2012

Brava Alessandra Amoroso iniziative live web per il popolo della rete

Il live girato lo scorso dicembre in Piazza di Spagna, e riproposto con un una tecnologia che permette la visione dello show a 360°. Un’occasione irripetibile per gustarsi i brani tratti dall’album Cinque Passi in Più in una cornice suggestiva e unica.
L’evento – da oggi online sul sito ufficiale di MTV Italia – è solamente l’ennesima riprova dell’attenzione di Alessandra, che abbiamo visto duettare con Emma sul palco del Festival di Sanremo, nei confronti del web, canale irrinunciabile per chi fa musica nell’Era 2.0.
Sembrano ormai passati secoli da quegli anni in cui la musica era esclusivamente su supporto fisico, ed essere un ascoltatore voleva dire aggirarsi per i negozi di dischi alla frenetica ricerca delle ultime novità discografiche. Oggi, invece, c’è un nuovo supporto che esercita un ruolo fondamentale tanto nella promozione da parte degli artisti quanto nella fruizione da parte degli utenti finali. E ovviamente stiamo parlando di Internet, che se da una parte è accusato da molti di aver in qualche modo ‘rovinato’ il mercato, dall’altra ricopre una funzione chiave nella diffusione di contenuti originali e in anteprima.
Lo sa bene la Nostra Sandrina, da sempre attenta ai meccanismi che regolano la web music, e lo dimostra con questa ultima interessante iniziativa che permette – a chi non era fra i diecimila fortunati presenti alla presentazione dell’album live nella Capitale – di rivivere quei momenti, e assaporare il sapore dell’esibizione con una panoramica a 360 gradi. Ma si tratta solo di un tassello in un mosaico che la Amoroso ha iniziato a comporre tempo fa. Non si può infatti non ricordare come, in occasione dell’uscita di È Vero Che Vuoi Restare, la cantante avesse voluto regalare ai fan del profilo Facebook ufficiale il brano con un paio di giorni di anticipo rispetto alla diffusione in radio, ponendo gli utenti in una posizione privilegiata e dimostrando le attenzioni dell’artista nei confronti dello zoccolo duro del suo pubblico, quello che la segue nelle piazze italiane come in rete.
E tornando indietro nel tempo, va menzionata un’analoga iniziativa per Ti Aspetto, proposto in anteprima esclusiva per Mediaset.it, ancora una volta a sottolineare la prerogativa offerta a un canale che oggi ricopre un ruolo fondamentale nella fruizione della musica, probabilmente più di qualsiasi altro media tradizionale.
Il web è anche un modo per conoscere più da vicino gli artisti, per avvicinarsi ai loro gusti ai loro pensieri. Tanto che, oltre a essere attiva sui Social Network più blasonati, Alessandra aveva reso pubblica la sua playlist su Deezer, mostrando al pubblico i suoi gusti musicali vari e trasversali, e la passione per la musica fatta con l’anima, dalla nostra Mina alle star del new soul come Alicia Keys o Amy Winehouse.
E ancora prima di pubblicare il video del live a 360°, la Amoroso aveva offerto, sul suo sito web ufficiale, un ‘Giro in Telecamera’, ovvero una panoramica rotante dell’atmosfera che si respirava quel giorno in Piazza di Spagna, un’occasione per provare a distanza le stesse emozioni di chi era fisicamente presente.
Insomma, sfruttare Internet non vuol dire solamente essere al passo con i tempi e seguire gli ultimi trend hi-tech. Vuol dire anche aprire una finestra all’interazione diretta e immediata con il proprio pubblico, sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione per avvicinarsi ai fan. Cosa che – va detta – Alessandra Amoroso padroneggia alla grande.

giovedì 10 maggio 2012

Lutto nel mondo della musica : è morto Adam Yauch dei Beastie Boys

Il fondatore dei Beastie Boys, Adam Yauch, è morto poche ore fa all’età di soli quarantesette anni, dopo una lenta agonia; qualche anno fa, nel 2009 per l’esattezza, gli è stato diagnosticato, infatti, un tumore alle ghiandole salivari, contro il quale non ha potuto far nulla, e dopo la scoperta del quale il suo gruppo, nato nel 1979, ha deciso di non esibirsi più dal vivo. Conosciuto come MCA, ottimo rapper, regista in gamba e attivista statunitense, oltre a cantare era abilissimo nell’utilizzo del basso e del contrabbasso; a riportare la notizia della sua morte è Rolling Stone, che ha ripercorso brevemente una carriera ricca di successi e della quale sentirete sicuramente parlare senz’altro nelle prossime ore. Gli amici più fedeli di Adam, Michael Diamond (Mike D.) e Adam Horovitz (Adrock), che assieme lui hanno regalato ai fan spettacoli indimenticabili, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni, nel perfetto stile del gruppo, sì al centro dell’attenzione ma altresì discreto e mai fuori luogo.
Adam Yauch è stato anche un regista: con lo pseudonimo di ‘Nathaniel Hörnblowér‘ ha realizzato gran parte dei video musicale dei Beasty Boys, fino a creare, pensate, un vero e proprio personaggio, della cui esistenza tutti erano certi, fino a quando proprio lui svelò al mondo intero la verità; si spegne, insomma, non soltanto un cantante e un musicista, ma un artista a tutto tondo, che difficilmente i fan dimenticheranno.
Amante del basketball, dello snowboarding e dello skateboarding, Yauch ha cercato di lottare duramente contro una malattia che negli ultimi anni, purtroppo, gli ha impedito di proseguire la sua brillante carriera: agli inizi di aprile, per esempio, non ha potuto partecipare alla cerimonia per l’ingresso dei Beastie Boys nella Rock and Roll Hall of Fame; la stessa malattia – i più esperti lo sapranno senz’altro -, è stata causa del ritardo dell’uscita dell’ultimo album della band, ‘Hot Sauce Committee, Pt. 2‘.
I Beastie Boys non sono nati come gruppo hip hop, ma come band di punk-hardcore, due generi che, seppur diversi, hanno senz’altro qualche punto di contatto; qualche anno dopo la nascita, infatti, il gruppo iniziò a sperimentare fusioni proprio con l’hip hop, sorprendendo tutti con i primi album, da ‘Licensed to Ill‘ fino a ‘Paul’s Boutique‘, senza dimenticare ‘Check Your Head‘ e ‘Ill Communication‘.
Grande attivista, MCA è morto sperando di poter vedere un giorno il Tibet libero: molti dei suoi concerti sono stati organizzati proprio per sostenere la causa, sin dagli anni Novanta. Un grande uomo, dunque, e non solo un grande musicista.






mercoledì 9 maggio 2012

Musica in streaming e download, gratis e non: iTunes, Spotify e Deezer

Il futuro della musica è digitale: è quanto sostengono vari studi recenti italiani e internazionali. Secondo i dati raccolti da Nielsen, per esempio gli italiani in possesso di tablet sono tra i maggiori acquirenti di musica, al secondo posto dopo quelli americani; una ricerca dell’autorità britannica per le comunicazioni (Ofcomm) attesta inoltre che ormai i nostri connazionali che preferiscono ascoltare musica su dispositivi mobili sono il 54% e surclassano nettamente la percentuale degli inglesi (45%) e degli statunitensi (40%). Non solo: l’IFPI attesta un incremento nelle vendite di musica digitale nel 2011 pari all’8%. I servizi in abbonamento, inoltre, sempre nel 2011 hanno aumentato i loro utenti del 65% e secondo la Federazione Industria Musicale Italiana entro il 2014 la musica in streaming avrà più utenti della musica in download. Ma quali sono le piattaforme di questa rivoluzione digitale della musica?
Sicuramente gettonatissima è iTunes: il successo del software e del relativo store è dovuto ovviamente al dominio del mercato degli smartphone e dei tablet da parte della Apple di Steve Jobs, vincitore anche di un Grammy Awards postumo per aver cambiato la fruizione della musica. Il dominio dei prodotti della Mela morsicata è sempre più minacciato dalla diffusione dei cellulari con sistema operativo Android e dalla concorrenza di altri tablet e lettori come Kindle, lanciato da Amazon, ma resta molto comodo per milioni di utenti navigare e acquistare nello store da dispositivi come iPhone, iPad e iPod Touch: in pochi minuti si ha subito a disposizione legalmente le canzoni o gli album prescelti, laddove la crescita nel mondo del download di singoli brani nel 2011 è aumentata del 17%, mentre il download, spesso più conveniente economicamente, di un intero album è in crescita del 26%.
ITunes si può usare anche da Mac o pc, ovviamente; uno svantaggio del programma è quello di non consentire il copia e incolla di brani dall’Ipod al computer, mentre interessante è il lancio di iTunes Match, un servizio che da lunedì 30 aprile anche in Italia consente di trasferire e conservare tutta la propria collezione di file musicali dei dispositivi Apple nella piattaforma iCloud. Anche i brani non acquistati dallo store di iTunes, ma in formati compatibili con il servizio (AAC, MP3, WAV, AIFF, Apple Lossless, ecc.) possono essere salvati nella “nuvola”; questo enorme catalogo di musica si può poi ascoltare in streaming con un numero massimo di dieci apparecchi tra computer, iPod Touch, iPad e Apple Tv. I lettori portatili memorizzano i brani per ascoltarli offline e poi potranno sincronizzare le playlist online. iTunes Match ha un costo annuo di 24,99 euro e funziona su Mac e pc con iTunes 10.5.1 o successiva e su apparecchi con sistema operativo iOS 5.1 e successivi. Ma iTunes ha pecche? Beh, una e non di poco conto: in streaming gratuito offre solo un minuto e trenta di ciascuno dei brani del suo store.
I servizi in streaming sono di contro in rapida espansione anche su iPhone, oltre che sugli altri smartphone e su pc; il più diffuso in Europa è lo svedese Spotify: in Italia non è ancora attivo, ma simulando con qualche programma una connessione dall’estero, è possibile usare software e relativi servizi anche nel nostro Paese. Spotify offre gratis l’ascolto di milioni di brani per intero; chi manteneva l’account gratuito per più di sei mesi, poteva ascoltare una stessa canzone fino ad un massimo di 5 volte, ma il 29 marzo 2012 Spotify ha rimosso questa restrizione. Trascorso quel periodo, ogni utente ora può usare il software non più di 10 ore al mese. Il programma è corredato da app molto utili, come TuneWiki, che cerca in automatico il testo del brano in ascolto e lo fa scorrere sincronizzato con la musica, o quelle di quotidiani e riviste musicali come il Guardian o Pitchfork, che integrano recensioni e link di ascolto. Il servizio gratuito prevede interruzioni pubblicitarie simili a quelle radiofoniche, oltre che vari banner; pagando 4,99 dollari al mese e passando all’account “unlimited”, non ci sono invece nè spot, nè limiti di tempo. L’account premium, a 9,99 dollari al mese, invece consente in più anche l’accesso offline e su dispositivo mobile a tutti i brani; tra l’altro il 2 maggio Spotify ha lanciato per gli utenti Premium un App per iPhone con qualità audio superiore rispetto a quella offerta gratuitamente, copertine a tutto schermo e playlist di artisti simili a quelli in ascolto subito a disposizione mentre si ascolta un determinato album.
In forte ascesa è anche il francese Deezer, sbarcato in Italia a dicembre: questo servizio non richiede di scaricare software ed è in prova per 15 giorni con ascolto on demand di album anche nel giorno stesso dell’uscita senza interruzioni pubblicitarie. Terminati i giorni di prova, l’utente può scegliere tra l’opzione Discovery, che consente gratuitamente 30 secondi di preascolto di qualunque canzone e l’uso dei canali radio tematici per genere o per artista, l’opzione Premium a 4,99 euro al mese con ascolto illimitato di 13 milioni di brani da computer e pc portatili, o l’opzione Premium +, a 9,99 euro, con download legale illimitato di 15 milioni di brani e accesso anche tramite smartphone, tablet o senza essere connessi a internet. Alcuni artisti si possono infatti solo scaricare, mentre alcuni, come i Beatles, sono disponibili in esclusiva solo su iTunes; il catalogo Deezer però comprende alcuni giganti come John Lennon solista o i Pink Floyd.
In questa guerra a colpi di download, con continue innovazioni nei servizi per gli utenti, sta per rilanciarsi anche la Microsoft con una nuova piattaforma ancora top secret, che sostituirà Zune e dovrebbe essere accessibile da pc (solo con Windows 8?), da Xbox e da cellulari Android e iOs; quale servizio conquisterà il mercato? L’importante è che a vincere sia la musica. Anche se il formato cd dovesse “morire” nel 2012, visto il calo dell’8,7% di acquisto dei supporti fisici registrato nel 2011, e sopravvivere solo nei box set e limited edition per collezionisti, grazie a cui comunque la musica “fisica” rappresenta ancora il 61% delle vendite.